La stampa 3D è più antica di quanto si pensi!
La stampa 3D è stata inventata nel 1982 da Chuck Hull. Hull aveva intuito che se fosse riuscito a sovrapporre migliaia di sottili strati di plastica e a incidere la loro forma con la luce, sarebbe stato in grado di formare oggetti tridimensionali. E aveva ragione!
Un anno più tardi, sviluppando queste idea, ha creato un prototipo in cui un raggio condensato di luce ultravioletta, che si muove sotto il controllo di un computer, “colpisce” la superficie di un secchio pieno di liquido fotopolimero e nell’area “colpita”, il liquido si trasforma in un tipo di plastica dalla forma fissa.
Hull comprese che la sua scoperta non si limitava agli elementi liquidi, e chiamò il suo brevetto “stereolitografia” (3D Printing) e i dispositivi – attraverso i quali avviene il processo – stampanti 3D.
I materiali comunemente utilizzati nella stampa 3D sono plastica, gomma, arenaria, leghe metalliche speciali e vari altri materiali. Tra i più popolari è il PLA, un termoplastico altamente malleabile, che oltre ad essere molto conveniente è anche biodegradabile, e quindi molto ecologico.
Oggi la tecnologia delle stampanti 3D viene utilizzata anche nei settori della gioielleria, del design industriale, dell’architettura, dell’ingegneria, dell’automotive, dell’aerospaziale (a gravità zero), dell’odontoiatria e della medicina in generale, dell’istruzione, della mappatura delle informazioni, nei progetti di ingegneria civile e persino nella preparazione dei cibi!
Troverete maggiori informazioni sulla stampa 3D, comprese le applicazioni, le tendenze e i suoi vantaggi per l’istruzione nel “3DP TEACHERS’ GUIDEBOOOK”. Seguite la pagina Facebook del progetto “3DP TEACHER – implementazione della stampa 3D nella formazione futura” per essere i primi a sapere quando la guida sarà pubblicata sul sito web del progetto.